Il cuore ha un suo sistema elettrico interno, attraverso il quale viaggiano gli impulsi per far contrarre le fibre muscolari. È dotato di un automatismo elettrico che origina nella parte superiore dell’atrio destro nel nodo seno – atriale. Lo stimolo elettrico si diffonde agli atri e perviene al nodo atrioventricolare, zona a conduzione rallentata che agisce quale filtro di coordinamento dei battiti. Esso attiva successivamente i due ventricoli diffondendo l’impulso attraverso un tessuto specifico che gli consente di raggiugere le pareti ventricolari comandando la contrazione e lo svolgimento di una regolare attività di pompa.

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L’ictus cerebrale costituisce la seconda causa di morte e la terza causa di disabilità a livello mondiale, nonchè la prima causa di disabilità nell’anziano. Nel 35% dei pazienti colpiti da ictus, globalmente considerati, residua una disabilità grave. L’incidenza di questa grave malattia in Italia oscilla tra 144 e 293 casi ogni 100.000 individui per anno. Sebbene l’ictus si presenti con frequenza progressivamente maggiore all’aumentare dell’età, la sua comparsa può avvenire anche al di sotto dei 45 anni con incidenza pari a circa 7 casi ogni 100.000 individui per anno. Nell’insieme quindi, l’ictus cerebrale costituisce una calamità clinica di alto grado. In molti casi prevedibile e, soprattutto, prevenibile fino ad un caso ogni sei!

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La morte improvvisa durante il sonno di un grande personaggio sportivo ed umano come Davide Astori Calciatore Professionista in piena attività atletica, ha comportato  un enorme sconcerto mediatico nel mondo dello sport.Non è servito a rassicurare totalmente l’ambiente quell’esame necroscopico eseguito quasi immediatamente sulla base di un’inchiesta giudiziaria, guidato dal Prof. Gaetano Thiene Direttore del Centro di Cardiologia Vascolare dell’Università di Padova e indiscusso Esperto internazionale sulla morte improvvisa del giovane e dell’atleta. Il comunicato rilasciato dalla Commissione, è relativo a morte improvvisa cardiaca “senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica”.

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